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E' sempre piacevole andare a spasso lungo il Naviglio Grande nel cuore del quartiere più caratteristico e antico di Milano, oggi fulcro di una movida tanto invadente che ne ha snaturato parecchio la fisionomia; però resiste ancora l'atmosfera di quello che fu un mondo speciale e popolare, fatto di operai, artigiani, lavandaie e barcaioli che su chiatte traspostavano persone e materiali dal Ticino alla Darsena di Milano. Entrando in certi cortili si scoprono a volte viuzze contorte e piazzette inaspettate, che niente hanno a che vedere con la città dei grattaceli. Partiamo dalla Darsena per una piacevole lunga passeggiata nel cuore della Vecchia Milano. Murales interessanti:
In
ricordo di Dax, Carlo, Marielle e Lia Da notare (si vedere meglio nella seconda foto) la sofisticata tecnica dei ritratti come se fossero una stampa su carta con retinatura ! Cammina cammina lungo l'Alzaia del Naviglio Grande arriviamo... Sotto
il Ponte Guido Crepax
(ex Ponte delle Milizie)
Inferno,
Purgatorio, Paradiso, un trittico che racconta il poema dantesco su
una scala cromatica di rosso, giallo, blu. Inferno:
Paolo e Francesca. Nel poema come nel murale il pezzo più intenso
e bello. Purgatorio -------------------------------------------------
Le celebrazioni di Leonardo nel 2019 vedono spuntare sui muri di tutta la città un diluvio di pezzi dedicati al suo genio, interpretato nei modi più diversi: ironico, dissacrante, agiografico, paradossale...se ne vedono di tutti i generi. Qui sotto una originale interpretazione dell'Ultima Cena in chiave sessualmente indeterminata (sono uomini ? sono donne ?) che riprende la precisa composizione originale del cenacolo a gruppi di 3, in una danza collettiva dalle movenze aggraziate che alludono a una musica di armonie rinascimentali. Un segno grafico deciso ma leggero, sintetico, anche nell'uso non invasivo del colore.
Sullo spigolo a dx completa l'opera l'Uomo Vitruviano Il piccolo capolavoro leonardesco (poco più di un foglio A4) è diventato nel tempo il disegno più famoso del mondo, una icona usata e abusata in tutte le salse e per ogni tipo di marketing. Un uomo iscritto in un quadrato dentro un cerchio, basato su uno studio meticoloso delle proporzioni di tutte le parti del corpo, ad esaltazione del concetto di armonia, proporzione e perfezione del creato e dell'opera divina. Un tema su cui si sono confrontati nei secoli artisti ed eruditi, nessuno dei quali ha raggiunto la fama del disegno di Leonardo. Qui Elisabetta Mastro accetta la sfida ardua di reinterpretare questo mito in chiave moderna e politically correct: dunque non un maschio a rappresentare l'umanità intera ma un essere umano stilizzato che prescinde dal genere.
Facciamo qualche passo e nei pressi della 'Canottieri San Cristoforo' ecco un simpatico elogio a questo antico sport con vista sul Resegone. Milano senza tempo sospesa tra corsi d'acqua e montagne. e un pò piu avanti, dopo la chiesa, una dedica a San Cristoforo, tradizionalmente considerato protettore di tutti quelli che hanno a che fare con viaggi e spostamenti: barcaioli, pellegrini, pendolari, viandanti, ferrovieri, autisti, e forse anche ... runners ?
Titolo:
Un muro che unisce Partendo
dalla bella piazzetta della chiesa di San Cristoforo ci inoltriamo nella
omonima via, non certo bella, ma che espone una magnifica sequenza di
murales dedicati alla raffinata star del fumetto, la Valentina di Guido
Crepax. Sulla sinistra incrociamo invece Via Pesto dedicata a Diabolik.
Il
nostro giro non è finito se non si visita anche l'antica chiesetta
di San Cristoforo, risalente a prima del XII secolo.
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Contatti:
per informazioni o suggerimenti: info@streetart-milano.it
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